Un circo alla Rocca per il “giuoco del pallone”
Dopo la ribellione del popolo perugino a Papa Paolo III, che portò anche alla quasi totale demolizione della Rocca Paolina, costruita con i resti delle case distrutte dei nobili locali a lui avversari, fu costruito dopo il 1805 un grande circo. Esso sorgeva sul lato occidentale della Rocca di Perugia, ed era destinato al gioco del pallone, molto in voga nel tempo e ad altri spettacoli. Il grande circo era contenuto in un colonnato dorico con 59 archi. Molti di questi archi erano usati come logge da cui assistere agli spettacoli, ed erano una proprietà delle più importanti famiglie perugine.
La flagellazione come penitenza e le laudi come preghiera
Nel XII secolo sorse a Perugia il primo movimento dei ‘flagellanti’ o ‘disciplinati’, creato dal frate Raniero Fasani. Il movimento laicale predicava l’uso della disciplina, o flagello, che provocava la mortificazione corporea del penitente tramite autoflagellazione con un fascio di cordicelle di cilicio. La pratica della penitenza si diffuse molto anche al di fuori dei movimenti laicali. In questo periodo tutta l’Italia centro settentrionale vide fiorire molte confraternite laiche ed il mezzo di devozione più comune divenne la lauda, testo scritto in forma di ballata e spesso anonimo. Tra gli autori di Laude più famosi c’è Jacopone da Todi, che grazie ai suoi componimenti, codificò il genere della lauda e fece da modello a tutti i successori.