Il Salone del Gusto si svolge a Torino (Lingotto Fiere), da giovedì 26 a lunedì 30 Ottobre. E’ organizzato con cadenza biennale da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino.
La manifestazione fieristica, rivolta principalmente alle produzioni artigianali, su piccola scala e da salvaguardare, è, come ha precisato Andrea Bairati, “Un momento di confronto internazionale sulle politiche del cibo. L’edizione 2006 mette l’accento su tre parole chiave: buono, pulito e giusto, tenendo conto dei rischi ambientali, culturali e di equità sociale“.
Si tratta di un’esposizione dichiaratamente commerciale, che ha però la peculiarità di essere rivolta principalmente alle produzioni artigianali, a quelle su piccola scala e a quelle da salvaguardare; ha svolto perciò fin dagli esordi nei confronti del pubblico una inedita funzione educativa, fornendo ai consumatori-visitatori le chiavi di lettura per conoscere l’altra faccia del pianeta alimentazione e comprendere le caratteristiche e la storia di prodotti eccellenti ma poco conosciuti. Il Salone del Gusto è, nel campo delle fiere alimentari, la risposta all’omologazione determinata da un mercato globalizzato, penalizzante per la piccola produzione di qualità. E l’idea di preservare un intero patrimonio culturale e ambientale legato alla gastronomia, rivitalizzando le micro-economie locali, si è dimostrata negli anni vincente.
Mercato e Padiglioni. Tutto concentrato nel padiglione 2 quello italiano, organizzato per vie tematiche (Orti e Spezie, Formaggi, Salumi etc.), interamente internazionali i 5000 metri quadrati del padiglione 1, mentre il padiglione 3 diventa la casa dei Presìdi, sia italiani che esteri: il patrimonio agroalimentare a rischio di scomparsa nel mondo riunito nel settore curato dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità.
Presìdi Slow Food. Riuniti in uno spazio unico, saranno divisi per continente, per un totale di 300 bancarelle che vendono prodotti straordinari: dalla bottarga africana preparata dalle donne mauritane alle coloratissime patate peruviane, dal riso selvatico delle tribù native del Minnesota al formaggio di latte di yak dei monaci dell’altopiano tibetano, fino alla tsamarella (salume di capra) cipriota. Ma ci saranno anche tutti i Presìdi italiani, dai più storici come la bottarga di Orbetello e il graukäse alle novità come il castelmagno d’alpeggio e le susine bianche di Monreale.
Libreria della biodiversità. Grande novità dell’edizione 2006, una libreria con i principali titoli dell’editoria internazionale su biodiversità, agricoltura sostenibile, gastronomia, commercio equo, turismo responsabile, globalizzazione. In collaborazione con il Salone del Libro di Torino e le librerie torinesi.
Aree di degustazione. Le Cucine, vere e proprie osterie tipiche dei territori di appartenenza, o le Isole del gusto, spazi di degustazione in piedi, per una sosta più veloce. Quelle che rappresentano con prodotti e piatti la tradizione delle regioni italiane sono dislocate nei padiglioni 2 e 3, mentre chi ha voglia di fare un viaggio tra le cucine del mondo deve fermarsi nel padiglione 1. Si spazia dai piatti del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, dove mare e monti si incontrano in cucina, alla Campania, al Lazio; e ancora, si può assaggiare la tipicità gastronomica della zona del Lago Trasimeno, della Sardegna, dell’Abruzzo, della Puglia, dell’Emilia Romagna, con una rappresentanza a sé stante della provincia di Ferrara, e della provincia di Biella. All’estero, possiamo sederci a tavola in Romania, in Norvegia, in Giappone. L’area dedicata ai cuochi di Terra Madre inoltre è una vera Babele di piatti e tradizioni che parlano la stessa lingua, quella del piacere del palato e della conoscenza.
Il Teatro del Gusto. Quest’anno il Salone del Gusto verrà ricordato come l’edizione dei cuochi, con 17 chef di fama indiscussa che si esibiscono al Teatro del Gusto e ben 25 grandi nomi della cucina internazionale che, ospitati nei migliori ristoranti del Piemonte, partecipano agli Appuntamenti a Tavola. Novità assoluta del 2006 è infatti la presenza a Terra Madre, incontro mondiale tra le comunità del cibo che si svolge in contemporanea al Salone, di circa 1000 cuochi provenienti dai cinque continenti, che non potevano non arricchire il Salone del Gusto di imperdibili appuntamenti.
Anche quest’anno il vino è uno dei protagonisti indiscussi con un’offerta di iniziative, conferenze, degustazioni, attività didattiche davvero straordinaria.
L’iniziativa dove il vino la fa da padrone sono i Laboratori del Gusto.
Degli oltre 160 Laboratori, più di un centinaio vedono il vino come uno degli attori principali con degustazioni, verticali, confronti, o in abbinamento a prodotti gastronomici d’eccellenza.
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