La Valle dei Templi si trova vicino alla città nuova, dove si possono visitare i resti della città antica. Il Tempio della Concordia del IV sec. a.C. è uno dei meglio conservati. Era probabilmente consacrato a Dioscuri Castore e Polluce. Nel 800 d.c. fu riadattato come chiesa cristiana, e successivamente nel XVIII sec. fu restaurato e riportato nella condizione originaria. Il Tempio di Ercole fu costruito nel VI sec. a.C. e oggi non ne rimangono che pochi resti. Il più grande è il Tempio di Giove Olimpio. L’enorme struttura fu costruita a memoria della vittoria sui Cartaginesi. Fu semidistrutto sempre dai Cartaginesi e successivamente da eventi naturali. E’ un pseudoperiptero, con il peristilio sostituito da un enorme muro intervallato con semicolonnati.
Guardando Agrigento dalla collina dei Templi, le moderne palazzine che fanno da sfondo ai vuoti delle colonne lascerebbero pensare a un massiccio sviluppo nel tempo attuale, magari come logica continuazione dell’ antica magnificenza. Esiste invece una netta cesura fra la città odierna e quella del passato: la prima è distratta e sopita in una realtà meno che provinciale, tagliata fuori dai grandi circuiti viari siciliani e quindi rinchiusa in se stessa; la seconda, come per miracolo conservatasi alla nostra ammirazione, trasmette ancora la sua vocazione ad aprirsi verso l´esterno. Ma la censura, oltre che spazio-temporale, è anche culturale, quella stessa descritta con disagio da Pirandello e denunciata con violenza da Sciascia.
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