Il territorio dell’attuale provincia di Imperia apparteneva storicamente alla provincia di Nizza. Con il trattato di Torino del 1860 la maggior parte della provincia venne ceduta alla Francia, e la parte rimasta al Regno di Sardegna, composta dei circondari di Porto Maurizio e di San Remo ma con l’esclusione di Briga e Tenda, andò a costituire la provincia di Porto Maurizio.
Nel 1923, in seguito alla fusione del capoluogo Porto Maurizio nella nuova città di Imperia, la provincia assunse l’attuale denominazione.
Nel mese di maggio del 1945 il territorio della provincia fu occupato dalle truppe francesi, con l’intento di annettersela. Fu solo l’ordine perentorio del presidente statunitense Harry Truman ad imporre il ritiro all’armata di De Gaulle oltre Ventimiglia.
Descrizione araldica dello stemma della Provincia di Imperia:
« Semitroncato: al 1° di rosso alle quattro torri d’argento, merlata alla guelfa 1-2-1 (Porto Maurizio); al 2° d’argento all’albero d’ulivo, di verde (Oneglia); al 3° di rosso al leone coronato d’oro rampante e poggiante sulla palma al naturale, piantata su terreno erboso (Sanremo) »
Lo stemma ufficiale è stato approvato con l’apposito decreto datato al 13 febbraio del 1927.
Tra le principali città d’arte della provincia spiccano Ventimiglia (grotte preistoriche, area archeologica romana, città medioevale e Giardini di Villa Hanbury, questi ultimi simbolo della città), Imperia (il cui simbolo è il Duomo, che è anche la chiesa più grande della Liguria) e Sanremo (con il suo celebre Casinò in stile Liberty e la Chiesa Russa). Dolceacqua e Bordighera sono state il soggetto di opere pittoriche di Monet. Alcuni paesi dell’entroterra sono considerati veri e propri “musei a cielo aperto”, nonché menzionati tra i borghi più belli d’Italia (Apricale ne è un esempio).
Le principali mete costiere del turismo, per balneazione, clima e arte sono Sanremo, Ventimiglia, Imperia, Bordighera, Taggia, Diano Marina e Ospedaletti. Tra i centri turistici dell’entroterra notevolissimi sono Dolceacqua (dominata dal Castello dei Doria, a cui si accede attraversando uno scenografico ponte sul Nervia), Pigna (centro d’arte e termale), Rocchetta Nervina (il più importante centro per ciò che riguarda le escursioni, anche grazie ai suoi “laghetti”), Perinaldo (con il famoso osservatorio astronomico “Cassini”), Seborga (nota per la rivendicazione d’indipendenza), Triora (famosa per i processi per stregoneria), Pieve di Teco (cittadina dai caratteristici portici), la stazione sciistica di Monesi e Ceriana in valle Armea (chiesa romanica del XII sec., vestigia romane e il “canto a Bordone”).
articolo precedente
articolo successivo