Dal punto di vista turistico la provincia di Parma è ricca di castelli, pievi, palazzi e ville, risalenti in buona parte all’epoca medievale.
In pianura si trovano: la Villa Pallavicino, la chiesa e convento di Santa Maria degli Angeli, la collegiata di San Bartolomeo Apostolo e la Rocca Pallavicino a Busseto; la Casa natale di Giuseppe Verdi a Roncole Verdi; il Palazzo Pallavicino e la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio a Zibello; l’Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense; la magnifica Rocca dei Rossi a San Secondo Parmense, con splendidi affreschi rinascimentali, nei cui dintorni si trova anche la pieve di San Genesio; la Rocca dei Rossi a Roccabianca; la Rocca dei Terzi a Sissa; la notevole Rocca Meli Lupi a Soragna, ove sorge anche una sinagoga; il santuario della Beata Vergine del Santo Rosario e l’importante Rocca Sanvitale a Fontanellato, con dipinti del Parmigianino, nei cui dintorni è collocato pure l’enorme Labirinto della Masone; la grandiosa Reggia a Colorno, con l’annessa cappella Ducale di San Liborio e l’Aranciaia; la città di Fidenza (un tempo Borgo San Donnino), che vanta un notevole Duomo romanico, simile a quello di Parma, e, nei dintorni, il monastero di Santa Maria Assunta e l’abbazia di Castione Marchesi; l’abbazia cistercense a Fontevivo; il castello di Castelguelfo.
In prima collina sorgono gli importanti centri termali di Tabiano Terme e Salsomaggiore Terme, con i gioielli liberty-déco delle Terme Berzieri e delle sale del Palazzo dei Congressi; nei dintorni si trovano numerosi edifici medievali: la pieve di San Nicomede; il castello di Scipione; il castello di Tabiano; il castello di Bargone; il castello e la pieve di Contignaco.
Nella zona montana si trovano soprattutto castelli difensivi medievali: il severo castello di Bardi; il castello di Compiano; il notevole castello di Torrechiara, ove sorge anche l’antica abbazia benedettina di Santa Maria della Neve; la rocca di Noceto; il castello di Felino; la Rocca Sanvitale di Sala Baganza, con importanti affreschi; il Castello Pallavicino di Varano de’ Melegari; il castello di Montechiarugolo, nel cui comune sorge il centro termale di Monticelli Terme. Sono numerosi anche gli edifici religiosi di pregio: la pieve di Bazzano; il duomo di San Moderanno di Berceto; la pieve di Serravalle, con battistero; la pieve di Tizzano Val Parma; la pieve di Zibana, nei pressi di Palanzano; la notevole pieve di Sasso e la pieve di Scurano, nei pressi di Neviano degli Arduini; l’antica abbazia di San Basilide a Badia Cavana; la romanica chiesa di Santa Maria Assunta a Fornovo di Taro; la pieve di San Prospero a Collecchio; la pieve di Talignano all’interno del Parco naturale regionale dei Boschi di Carrega, ove si trovano anche il Casino dei Boschi ed la Villa del Ferlaro. Di notevole importanza è anche la Villa Magnani a Mamiano, sede della Fondazione Magnani-Rocca, che espone opere inestimabili.
La provincia di Parma, come quella di Piacenza, è conosciuta anche come food valley, ovvero valle del cibo. Tradizione vuole, infatti, che la Provincia vanti una varietà enorme di cibi. I più famosi sono sicuramente i salumi (prosciutto di Parma, salame di Felino, culatello di Zibello, spalla di San Secondo, la spalla cruda di Palasone, lo strolghino, la culatta di Parma, il fiocchetto e la cicciolata) e il formaggio Parmigiano-Reggiano. Sulla fascia collinare si produce il vino DOP Colli di Parma, mentre nella zona della montagna si possono trovare numerosi piatti a base di funghi porcini o tartufo. Tra i primi sono famosi gli gnocchi di patate, i cappelletti in brodo, i tortelli con diversi ripieni (erbetta, patate, zucca, funghi, castagne, Tortél Dóls di Colorno) e le chicche. Tra i secondi ci sono numerosi piatti legati al maiale e alla carne bovina (arrosti ed altre ricette), alla gallina e cappone e alla selvaggina come lepre e coniglio e, nelle zone montuose soprattutto, piatti a base di cinghiale. Alcune delle più grandi industrie della zona (fra le più conosciute troviamo Barilla, Parmalat, Parmacotto, Mutti) sono legate strettamente al cibo; si occupano infatti della produzione di derivati di carni suine, latte, pasta e derivati del pomodoro e di pesce.
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