Nell’ambito del Granducato di Toscana, la città di Pistoia aveva perso tutte le sue autonomie amministrative fin dalla conquista da parte di Firenze. Nel 1848 era stato istituito il compartimento di Pistoia ma esso era stato soppresso appena tre anni dopo, per ritorsione contro la vivace partecipazione dei pistoiesi ai moti del 1848-49.
La ricostituzione della provincia si ebbe solo nel 1927, quando fu distaccato dalla provincia di Firenze il territorio del circondario di Pistoia, più il comune di Tizzana del circondario di Prato.
L’anno successivo, la neonata provincia fu notevolmente allargata con i comuni della Valdinievole (Bagni di Montecatini — oggi Montecatini Terme —, Buggiano, Chiesina Uzzanese – a partire dalla sua autonomia ottenuta con il distacco dal comune di Uzzano nel 1963 – Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini Val di Nievole — oggi Montecatini Alto, frazione di Montecatini Terme —, Pescia, Ponte Buggianese, Uzzano e Vellano — oggi, quest’ultimo, frazione di Pescia) sottratti alla provincia di Lucca.
Nel 1936, in occasione della costituzione del comune di Abetone, al territorio della provincia si annesse una piccola fetta del territorio del comune di Fiumalbo, appartenente alla provincia di Modena.
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