La provincia di Verona fa parte di una zona climatica che rientra nella tipologia continentale, con inverni rigidi ed estati calde e afose, ma che subisce l’effetto orografico della catena alpina. Si differenzia rispetto al resto del territorio una regione a clima più mite, quella lacustre nei pressi del lago di Garda, che presenta un clima che può definirsi sub-mediterraneo. La temperatura media annua varia dai 9 °C registrati dalla stazione meteorologica di San Bortolo (una piccola frazione di Selva di Progno) ai 14 °C misurati a Salizzole. La fascia con temperature maggiori si estende lungo una direttrice che va da NO a SE: partendo dal lago di Garda (dove la massa d’acqua mitiga notevolmente le condizioni locali) giunge ad un nucleo caldo collocato nella Bassa Veronese.
Caratteristiche tipiche del clima padano sono la scarsa circolazione delle masse d’aria, in particolare nel periodo invernale, le forti escursioni termiche giornaliere estive (fino a venti gradi di differenza tra il giorno e la notte), e, per contro, le minime escursioni invernali, che possono essere anche di un solo grado a causa del fenomeno delle inversioni termiche o per la presenza di nebbia.
Mediamente si hanno circa 700–800 mm di precipitazioni annue distribuite abbastanza uniformemente durante l’arco dell’anno, ad eccezione dell’inverno che risulta essere una stagione piuttosto secca. Le precipitazioni medie annue subiscono variazioni che vanno dai poco meno di 600 mm registrati a Sorgà e Roverchiara fino ai 1200–1500 mm osservati nelle zone settentrionali della provincia: l’andamento delle precipitazioni risulta quindi crescente procedendo dalla pianura verso i monti Lessini.
L’umidità relativa molto elevata che si registra tra la fine dell’autunno e l’inizio della primavera causa un processo di saturazione e condensazione del vapore acqueo che a sua volta determina la formazione delle nebbie in pianura.
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