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Rivoluzione Augusto. L’imperatore che riscrisse il tempo e la città

Rivoluzione AugustoSi può essere fan di un imperatore romano? Ha poco senso, vero? Eppure ci sono imperatori più o meno antipatici, no? Difficile associare a un’immagine positiva nomi come Nerone o Caligola, l’opposto succede con Ottaviano Cesare Augusto, il primo “vero” imperatore romano, quello con il regno più duraturo e che ha gettato le basi per un impero destinato a durare un millennio, suppergiù.
Non manca molto alla chiusura di questa mostra dedicata all’imperatore augusto,chiuderà i battenti il 2 giugno per cui suggerisco a chi ha la possibilità di recarsi a Roma di fare un salto al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, prima che chiuda. Qui di seguito i dettagli:
Rivoluzione Augusto. L’imperatore che riscrisse il tempo e la città è la mostra che chiude il ricco programma di celebrazioni legate alla ricorrenza del Bimillenario augusteo promosso dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma con Electa, anche editore del catalogo scientifico.
Augusto riforma il calendario. Una rivoluzione che mutò l’ordine del tempo. Introduce le festività in onore del principe e della domus Augusta. Prima di lui si riportavano esclusivamente feste legate alle divinità. Con Augusto il calendario diventa strumento di propaganda della figura del princeps.
In mostra strumenti multimediali approfondiscono la lettura della personalità di Augusto: l’Hyper-biografia, grazie alla quale il pubblico potrà interagire con i personaggi storici per comprenderne le vite e le relazioni politiche e familiari; il filmato “A” Elegia di Augusto ripercorrerà i principali luoghi augustei per farci rivivere la parte più intima dell’imperatore.
Questi i temi della rassegna che nasce dalle pregevoli opere di età augustea appartenenti alla collezione del museo. Dalla famosa statua dell’imperatore in veste di pontefice massimo alle lastre marmoree del calendario prenestino di età augustea. Dello stesso periodo, il museo conserva anche gli straordinari affreschi della Villa di Livia e della Villa della Farnesina. Di quest’ultima, un suggestivo video in 3D ne ricostruisce gli spazi arredati come in antico e restituisce la visione dell’edificio che si affacciava sul Tevere.
Era questa la villa attribuita a Giulia, l’unica figlia di Augusto, condannata all’esilio per adulterio. Il volume “Le donne di Augusto”, edito da Electa, ne ripercorre la vita insieme a quella della matrigna Livia Drusilla: le figure femminili che, in modo diverso, hanno influito maggiormente nel privato e nel pubblico del primo principe di Roma.
Ufficio stampa Electa
per la Soprintendenza Speciale
per i Beni Archeologici di Roma
Gabriella Gatto
tel. +39 06 47 497 462
press.electamusei@mondadori.it
Data Inizio: 17 dicembre 2014
Data Fine: 02 giugno 2015
Prenotazione:Facoltativa
Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo
Città: Roma
Provincia: RM
Orario: 8.30-19.45
Telefono: 0667232680
E-mail: sandra.terranova@beniculturali.it
Sito web: http://archeoroma.beniculturali.it

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